Questo periodo di permanenza forzata a casa può essere l’occasione per arricchire il nostro bagaglio culturale, magari leggendo un libro o un giornale o ascoltando la musica preferita. Ma può anche essere l’occasione per visitare quei luoghi d’arte che avremmo voluto vedere e che, per un motivo o per un altro, non siamo mai riusciti a conoscere. Grazie alla tecnologia, infatti, con i nostri smartphone e computer abbiamo libero accesso a luoghi che, altrimenti, non avremmo potuto vedere. A Napoli sono diversi i musei e i siti archeologici che hanno deciso di aprirsi alla tecnologia e di mettere online i propri tesori.
Le catacombe di san Gennaro, ad esempio, grazie a un attenta mappatura di affreschi e mosaici che risalgono al tempo dei primi cristiani, realizzata grazie alla Global Digital Heritage (GDH) una ong con sede negli Stati Uniti, danno la possibilità di accedere a una visita in 3D delle antiche catacombe partenopee. Il sito si sviluppa su due livelli – tagliati nel tufo – di poco meno di 100 metri di lunghezza per circa 6.000 metri quadri di estensione. Sui corridoi principali e sui numerosi passaggi laterali, scavati secondo una struttura a reticolato, sono presenti nicchie e centinaia di deposizioni ricavate nel banco di pietra vulcanica. Alcune nicchie, appartenenti alle famiglie più importanti, recano ricche decorazioni con raffigurazioni ad affresco oppure a mosaico.
Oltre alla tecnologia 3D è possibile accedere al sito catacombale napoletano grazie alla tecnologia di Google Arts & Culture, la piattaforma di Google che permette agli utenti di esplorare le opere d’arte, i manufatti e molto altro di oltre 1500 musei, archivi e organizzazioni che hanno lavorato con il Google Cultural Institute per condividere online le loro collezioni e le loro storie. La stessa tecnologia è usata anche per visitare il Museo Archeologico di Napoli, uno tra i più antichi e importanti al mondo per ricchezza e unicità del patrimonio archeologico, oltre 750 opere, mostre digitali e percorsi al Museo. E se proprio si ha voglia di evadere e di fare un giro per strada, sempre da divano di casa si può passeggiare tra le suggestive opere del parco dei murales di Ponticelli Napoli. L’iniziativa portata avanti da Inward, l’osservatorio nazionale sulla creatività, fa parte di un più ampio programma di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale.
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